https://www.ilcartastorie.it/ojs/index.php/quaderniarchiviostorico/issue/feedQuaderni dell'Archivio Storico - nuova serie online2023-12-06T14:11:34+00:00Segreteria di redazioneqasfbn@fondazionebanconapoli.itOpen Journal Systems<p>I "Quaderni dell'Archivio Storico" <em>(nuova serie online)</em> si propone di essere un'espressione dell'identità della Fondazione Banco di Napoli, traducendo, in continuità con i suoi fini originari, i molteplici obiettivi della Fondazione, dalla valorizzazione dell'imponente Archivio, in gran parte ancora inesplorato, alle voci poliedriche della cultura e della filantropia, che storicamente creano reti fittissime e proficue che collegano il Meridione a tutta Europa. Tutti i testi pubblicati in QASBN sono vagliati, secondo le modalità del "doppio cieco" (<em>double blind peer review</em>), da non meno di due lettori individuati in un'ampia cerchia internazionale di specialisti. </p>https://www.ilcartastorie.it/ojs/index.php/quaderniarchiviostorico/article/view/68Le memorie scritte del welfare campano: passato, presente e prospettive future2023-12-06T11:46:18+00:00Salvatore Marinoalessia.esposito@ilcartastorie.it<p>Il presente contributo vuole essere una breve riflessione critica sulla documentazione degli antichi enti assistenziali, in particolare, e sugli archivi comunali campani, in generale, analizzandone sia le vicende esterne degli ultimi cinquant’anni, sia le prospettive future in termini di recupero e valorizzazione delle memorie scritte locali.</p>2023-12-06T00:00:00+00:00##submission.copyrightStatement##https://www.ilcartastorie.it/ojs/index.php/quaderniarchiviostorico/article/view/69150 di vita della scuola superiore d’agricoltura di Portici2023-12-06T11:18:05+00:00Alessandro Santinialessia.esposito@ilcartastorie.it<p>Vengono descritte le vicende che hanno condotto all’istituzione a Portici della Scuola Superiore d’Agricoltura nel 1872 e i primi anni della sua attività. La Scuola, caratterizzata da una notevole autonomia direzionale ed amministrativa, sin dall’inizio reclutò docenti di grande valore che si impegnarono con competenza e dedizione nella didattica e nella ricerca scientifica riuscendo ad inserirla tra le migliori istituzioni europee del settore.<br>Nei primi anni del Novecento la Scuola, unica nel meridione d’Italia, fu impegnata in tutti i settori allora strategici per il progresso dell’agricoltura e contribuì in modo significativo alla crescita delle produzioni agricole meridionali. <br>Negli anni tra i due conflitti mondiali la Scuola di Portici continuò ad affermarsi sia in campo didattico che di ricerca scientifica avvalendosi di un corpo docente di prestigio e fu sempre presente, in modo prevalente, in tutte le più importanti <br>manifestazioni riguardanti l’agricoltura italiana. Ma, nel 1935, a seguito di provvedimenti legislativi generali, fu trasformata in Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, perdendo parte dell’autonomia di cui aveva goduto in precedenza.<br>Durante la Seconda guerra mondiale diverse strutture della Scuola furono occupate dagli Alleati e subirono gravi danni. Nel dopoguerra, rapidamente, i danni furono riparati, molti laboratori furono potenziati e si verificò un notevole aumento delle iscrizioni, nonostante l’istituzione nel meridione d’Italia di diverse nuove Facoltà di Agraria. In quegli anni, caratterizzati da una rapida trasformazione dell’agricoltura, diversi docenti della Facoltà di Agraria di Portici furono presenti e contribuirono a promuovere i processi di sviluppo economico, sociale e tecnologico nell’Italia meridionale.<br>Agli inizi di questo secolo la Facoltà è confluita nel Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, ne è stata ampliata l’offerta didattica e si è determinato un sostanziale cambiamento nella conduzione e nelle tematiche di ricerca scientifica. Il Dipartimento con il suo personale docente e tecnico si è sempre distinto occupando un posto di preminenza nel settore di competenza ed ottenendo lusinghieri riconoscimenti; è così pronto ad affrontare le nuove sfide che si presenteranno nel settore agro-alimentare in un contesto di rapidi cambiamenti, di degrado dell’ambiente e di un crescente aumento della popolazione mondiale.</p>2023-12-06T11:18:05+00:00##submission.copyrightStatement##https://www.ilcartastorie.it/ojs/index.php/quaderniarchiviostorico/article/view/70Sulla Villa dei papiri di Ercolano2023-12-06T11:50:42+00:00Rosaria Ciardielloalessia.esposito@ilcartastorie.it<p>Partendo dall’analisi del volume La Villa dei Papiri: una residenza antica e la sua biblioteca, ci si propone di ripercorrere le complesse vicende legate allo scavo dell’edificio, alla storia degli studi e alla politica culturale borbonica con un focus sulle prime pubblicazioni e sulla fortuna della scoperta della Villa dei papiri in Europa fino ad arrivare alle nuove prospettive per lo studio dei papiri ercolanesi.</p>2023-12-06T11:34:36+00:00##submission.copyrightStatement##https://www.ilcartastorie.it/ojs/index.php/quaderniarchiviostorico/article/view/71Aggiunte a Domenico Guarino2023-12-06T11:43:45+00:00Caterina Pernaalessia.esposito@ilcartastorie.it<p>Solo in tempi recenti gli studi hanno messo in luce la figura poco nota dell’artista napoletano Domenico Guarino, attivo nella prima metà del Settecento non solo a Napoli, ma anche nel resto dell’Italia meridionale: principalmente in Basilicata, dove ha lasciato una buona parte dei suoi lavori. In particolare, negli ultimi tempi le ricerche hanno permesso di rintracciare molteplici opere eseguite da Guarino in patria. Questo studio contribuisce ad ampliare il catalogo noto dell’artista con la presentazione di cinque tele inedite conservate nella basilica pontificia di Santa Croce in Torre del Greco.</p>2023-12-06T11:43:45+00:00##submission.copyrightStatement##https://www.ilcartastorie.it/ojs/index.php/quaderniarchiviostorico/article/view/72Alla ricerca di un oggetto oscuro. Ottocento e sottosuolo: una storia di fonti2023-12-06T14:06:55+00:00Mariarosaria Rescignoalessia.esposito@ilcartastorie.it<p>Il presente contributo è focalizzato su quello che appare a tutta prima un oggetto oscuro: il sottosuolo. Se proprio il carattere sotterraneo contribuisce a farne un crocevia interpretativo, è con il lungo Ottocento che la lettura del sottosuolo si viene meglio articolando. Sulla base di tali premesse, ad essere richiamate sono alcune fonti archivistiche ottocentesche che, tagliate sul Mezzogiorno d’Italia, consentono di avvicinare lo spazio sotterraneo.</p>2023-12-06T14:06:20+00:00##submission.copyrightStatement##https://www.ilcartastorie.it/ojs/index.php/quaderniarchiviostorico/article/view/73Discussioni e recensioni2023-12-06T14:11:34+00:00Autori Varialessia.esposito@ilcartastorie.it<p>Discussioni e recensioni</p>2023-12-06T00:00:00+00:00##submission.copyrightStatement##