CARMELA E IL MAIALE
di Maria Teresa Ciammaruconi

Nonostante la peste ringhiasse a tutte le ore, all’improvviso come un regalo, inattesa scoppiava la quiete. Arrivava misteriosa quando il sonno riusciva ad averla vinta sui corpi spossati. Per un’ora o solo dieci minuti il vico restava affacciato nel nulla. Doveva approfittare di uno di quei momenti, quando l’angelo passa col dito alzato a chiudere la bocca, l’angelo della misericordia.
Carmela si guarda intorno: il padre e i fratelli dormivano su un giaciglio diventato troppo grande, ammucchiati stretti anche se lo spazio ormai non mancava, anche se a giugno fa caldo. Se ne stanno immobili, come i dipinti nelle chiese. Lei slega la bestia che tace complice. Veloce e silenziosa prima che il sole apra gli occhi di quelli che ancora possono aprirli, prima che le voci la raggiungano: “Vieni, non fare rumore e non ti allontanare, mi lego a te per restarti vicino. Adesso ce ne andiamo, io e te, ora che anche il capitano sta dormendo. Vedrai che dorme anche il soldato che sta a guardia di porta San Gennaro”. Anche se aveva dieci anni, non sapeva leggere, ma aveva sentito bene le parole del bando: tutti i cani trovati nelle strade saranno uccisi e tutti i maiali trovati per le strade della città saranno presi e venduti, compresi quelli appartenuti all’abbazia di S. Antonio Abate. Lei avrebbe trovato il modo di scappare da quella città da dove nessuno da sei mesi poteva entrare o uscire. Lei, sempre invisibile a tutti, anche alla morte, avrebbe trovato il passaggio incustodito, e da lì sarebbe arrivata a S. Martino dove lo stesso Dio aveva dato a Suor Orsola l’ordine di costruire il monastero. Avrebbe trovato una cantina sotto le case dei ricchi, forse proprio una di quelle dove aveva lavorato suo padre. Lì nessuno l’avrebbe cercata. I signori erano distratti dalla morte e non avevano tempo di contare i servi e le bestie che nei bassi si moltiplicavano, quando l’annata era buona. […]

Maria Teresa Ciammaruconi, nata a Roma il 20/08/1952. Qui vive e insegna lettere nei licei. Attiva nell’organizzazione di eventi culturali orientati soprattutto a promuovere l’incontro tra varie forme di arte. Ha scritto e pubblicato diversi libri di poesia. Tra gli ultimi I volti di Lou  (CFR 2012, con immagini di Vincenzo Balena); Trasloco (Leggeredizioni 2015, con immagini di Silvana Baroni). Lettrice di narrativa, ora vorrebbe cominciare a sperimentare anche questa forma di scrittura. A tale fine frequenta attualmente i seminari di Antonella Cilento presso l’Archivio Storico di Napoli.